Gianni Pittella's articles

Con le elezioni europee alle porte è giunto il momento di stendere un bilancio dei cinque anni di legislatura europea appena trascorsi.

Lo scorso 22 novembre il Parlamento europeo ha approvato una proposta di riforma dei trattati europei a seguito della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Motivi per cui occorre trasformare l’attuale bilancio europeo in un bilancio federale, dotato di risorse proprie consistenti e caratterizzato dal protagonismo del Parlamento europeo.

Di fronte alle perduranti incertezze degli Stati Uniti è emerso il tema di replicare lo schema degli eurobond del Next Generation EU per la difesa.

Il nuovo intervento di Mario Draghi, questa volta da Washington, è un’analisi lucidissima sulla globalizzazione, sulle grandi promesse tradite del mondo post 89, su ciò che dovrebbe esser fatto oggi da leader politici lungimiranti e coraggiosi.

Una rivoluzione chiamata Green Deal con scadenze e vincoli precisi Solo gli ingenui potevano pensare che tutto questo fosse a costo zero.

Non entro nelle motivazioni delle proteste, ciò che mi colpisce è il senso di vulnerabilità delle istituzioni, non solo quelle europee.

Nella giornata di oggi, il Consiglio europeo si riunirà in via straordinaria per discutere la revisione intermedia del bilancio a lungo termine dell’UE 2021-2027.

Chi comanda in Europa? Nel pantheon dei costruttori europei troviamo non a caso Kohl e Mitterand, Colombo, Delors, Monnet e Spinelli, e nei tempi più recenti la Merkel, Macron e Draghi.

Nelle questioni irrisolte che anche il 2024 vedrà affrontarsi, l’UE, dice Pittella, ha bisogno di un leader autorevole, come Mario Draghi.

Cosa ci aspetta nel futuro europeo e mondiale. Gli equilibri cambiano, l’analisi su come affrontare la nuova stagione politica. L’analisi politica per comprendere i fatti e le opinioni in Europa.